Oncologia integrata

Oncologia integrata

Ricevere la diagnosi di una malattia neoplastica è una delle notizie più spaventose e tragiche che si possono ricevere. Ci sono così tanti pensieri e domande che passano per la testa.

Il primo pensiero è la sopravvivenza e qualità di vita: In Italia ci sono circa 5000 donne che si ammalano ogni anno di cancro prima dei 40 anni. Per queste pazienti la probabilità di guarigione è molto buona, dopo un adeguata chemioterapia.

L’agopuntura e la Medicina Tradizionale Cinese è considerata un valido approccio di Medicina Integrata a supporto delle cure oncologiche convenzionali, con una terapia orientata al paziente. 

Considerando il paziente nella sua complessità, si è evidenziato che l’agopuntura e la medicina cinese può essere utilizzata per ottimizzare il benessere del paziente (qualità del sonno, stato emotivo, appetito), per migliorare i valori ematici (aumentare i globuli bianchi, stimolare i midolli); l’agopuntura si e’ dimostrata davvero utile per il trattamento degli effetti collaterali delle terapie oncologiche (nausea, vomito, parestesie, fatica, secchezza delle mucose, dolore).

Ho perfezionato  i miei studi sul tema con la formazione proposta dal Memorial Sloan Kettering Cancer Centre (https://www.mskcc.org/departments/division-subspecialty-medicine/integrative-medicine/integrative-medicine-education)

e approfondita con la scuola AMAB,

La ricerca ha dimostrato che il trattamento con l’Agopuntura può apportare benefici specifici ai sintomi associati al cancro e al suo trattamento mediante:

  • Riduzione della sensibilità al dolore e allo stress (Hui 2010; Hui 2009)
  • Allevia la fatica (Balk 2010; Molassiotis 2007)
  • Allevia la nausea e il vomito (Streitberger 2006, Huang 2005) indotte dalla chemioterapia
  • Riduce la neuropatia (parestesie, formicolii) periferica indotta dalla chemioterapia
  • Aiuta il rilassamento, riducendo ansia e preoccupazione (Hui 2010; Hui 2009);
  • Migliora la tonicità muscolare e la mobilità articolare aumentando la microcircolazione locale (Komori 2009)
  • Migliora la secchezza delle mucose Xerostomia (indotta dalla radioterapia). (O’Sullivan 2010)
  • aumenta i valori dei globuli bianchi (Lu 2009)
  • aumenta i  granulociti e migliora la leucopenia (Han 2010)
  • Regola i neurotrasmettitori (o i loro modulatori) e gli ormoni come serotonina, noradrenalina, dopamina, GABA, neuropeptide Y e ACTH (Lee 2009, Cheng 2009; Zhou 2008);
  • Aumenta il rilascio di adenosina, che ha proprietà antinocicettive e antidolorifiche (Goldman 2010)
  • Stimola la produzione di oppioidi endogeni che colpiscono il sistema nervoso autonomo (Arranz 2007)
  • Riduce l’infiammazione, promuovendo il rilascio di fattori vascolari e immunomodulatori (Kavoussi 2007, Zijlstra 2003);
  • Modifica positivamente i sottogruppi di linfociti T come CD (3), CD (4) e CD (8), nonché cellule Natural Killer (Zhao 2010);

NB. L’AGOPUNTURA PUO’ ESSERE UTILIZZATA PER ALCUNI DEI SINTOMI DEL CANCRO E PER GLI EFFETTI COLLATERALI DEI TRATTAMENTI CONVENZIONALI DI CANCRO, MA NON È UTILIZZATA PER AFFRONTARE IL CANCRO STESSO.

Oncologia e fertilità

Un altro pensiero, se la malattia colpisce in giovane età, sono i possibili effetti collaterali delle terapie oncologiche tra cui c’è anche l’infertilità.

È importante, nel più breve tempo possibile, effettuare una visita con uno specialista (un ginecologa/o o oncologo esperto di temi riproduttivi) che lavora nell’Unità Fertilità e Procreazione in Oncologia.

Anche qui, considerando il paziente nella sua complessità, l’agopuntura oltre a supportare il paziente nel percorso oncologico emotivamente e bio-fisicamente, è in grado di supportare le pazienti che affrontano il tema FERTILITA’ in questo momento di lotta contro il tumore.

Come per l’agopuntura può supportare il percorso di procreazione medicalmente assistita (PMA), anche per le terapie proposte alla paziente oncologica, può essere una risorsa.

Prima delle cure chemioterapiche o radioterapiche è possibile raccogliere ovociti (PICK-UP) dopo una breve stimolazione ovarica oppure prelevare tessuto ovarico nel corso di un semplice intervento chirurgico.

La stimolazione ovarica viene eseguita in centri di secondo livello per la cura dell’infertilità,  che sono in grado di offrire un servizio qualificato in tempi brevi e il materiale viene inviato per il congelamento e la crioconservazione presso il centro di infertilità.

L’agopuntura può aiutare in questo momento, come per FIVE/ICSI (link alla pagina AGOPUNTURA E PMA) supportando tale procedura con una tecnica non-ormonale.

L’Agopuntura:

  • Aiuta a contrastare i livelli di ansia  e stress (Anderson 2007)
  • Aumenta il flusso di sangue alle ovaie per favorire con lo sviluppo follicolare
  • Ottimizza la flussimetria uterina ((Ho 2009, Anderson 2007)
  • Migliora la qualità dell’ovocita (Chen 2009),
  • Riequilibra la funzione dell’asse ipotalamico ipofisario-ovarico (HPOA).
  • Aiuta a prevenire la sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS)
  • Normalizza i livelli di cortisolo e prolattina (Magarelli 2008)

Io non sono un ginecologo né un oncologo, ma ho a cuore la salute delle donne.

Mi impegno a incoraggiare la prevenzione dei tumori e portare supporto e sostegno alle donne, durante e dopo le cure e la malattia.

Una squadra multidisciplinare (agopuntore, nutrizionista, psicologo in collaborazione con gli oncologi) assicurano la cura a tutto tondo del paziente.